Tra le problematiche che più spesso preoccupano i proprietari di conigli viene segnalato il blocco intestinale. Quali sono i sintomi che dovrebbero indurci ad andare dal veterinario? E come prevenire? L'abbiamo chiesto al dr Igor Pelizzone.

L’intestino del coniglio
Uno degli apparati che crea più problemi ai conigli detenuti in cattività è sicuramente l’apparato gastroenterico. L’intestino dei conigli è un apparato altamente specializzato e pertanto molto delicato nei propri equilibri, basta poco infatti affinché la normale omeostasi si alteri e di conseguenza ci possano essere malattie molto pericolose per questi animali.
Spesso si sente parlare di blocco gastrico o di blocco intestinale (ancor più spesso si sente dire “ho il coniglio in blocco”) oppure ancora di coniglio in stasi o di conigli con coliche o simili, ma in realtà tali termini non sono adatti a definire le principali malattie intestinali di questi animali. Anzi come vedremo tra poco non è nemmeno corretto affermare che sono malattie intestinali in quanto spesso non è l’intestino ad essere ammalato, essendo il problema intestinale in realtà una semplice conseguenza.

Occlusione e stasi: come comportarsi
Cerchiamo innanzitutto di fare chiarezza sulla terminologia. Con il termine occlusione gastro-intestinale si intende una situazione patologica in genere molto grave ed urgente dovuta alla formazione di boli di pelo frammisto di solito a cibo che si solidificano fino ad occludere completamente il lume dell’intestino bloccando completamente la peristalsi e il passaggio dell’alimento. Queste sono le situazioni più gravi ed urgenti in quanto i conigli possono andare incontro a rottura gastrica e morte nel giro di poche ore. Per questo sono sempre da considerarsi emergenze e richiedono un pronto intervento da parte di veterinari esperti.
I rallentamenti gastroenterici (solitamente chiamati stasi) al contrario sono situazioni ben diverse in cui per qualche motivo l’intestino del coniglio rallenta progressivamente la peristalsi con conseguente accumulo di cibo nello stomaco e di gas nell’intestino. Anche queste sono situazioni potenzialmente molto pericolose per i nostri conigli, ma solitamente i tempi di intervento possono essere leggermente più lunghi e la prognosi è migliore.
Perché abbiamo detto che spesso non è l’intestino il problema? Semplice, perché nella maggior parte dei casi il rallentamento gastrointestinale o l’occlusione intestinale sono sintomi di altri problemi. Esistono ovviamente delle eccezioni (come, per esempio, le appendiciti o le torsioni di lobo epatico) ma quasi sempre queste condizioni sono la conseguenza di problemi situati altrove ed è questo il principale motivo per cui sempre più spesso si sentono conigli che hanno frequenti ricadute anche diverse volte l’anno.
Quando siamo convinti di aver curato la malattia e i nostri conigli mostrano segni di miglioramento clinico (ripresa alimentare, produzione di pellet fecale normale ecc.) in realtà abbiamo curato solo un sintomo e la malattia solitamente persiste e subdolamente continua a lavorare fino a provocare una nuova “crisi intestinale”.
Purtroppo, l’insorgenza clinica di entrambe le situazioni è molto simile, pertanto, non è possibile dire quando bisogna correre dal veterinario o quando si possono aspettare 24 ore dalla comparsa dei primi sintomi (di solito anoressia, mancata produzione di pellet fecale, gonfiore addominale ecc.). Consiglio pertanto di far controllare il prima possibile i conigli che manifestino problemi gastroenterici evidenti.

Le cause
Ma quali sono le principali cause per cui si verificano così frequentemente questi problemi e perché sono molto più presenti in conigli che vivono in casa rispetto a quelli abituati a vivere all’aperto? Potenzialmente tutto ciò che contribuisce a diminuire la contrattilità intestinale può causare queste patologie e le situazioni più frequenti sono per esempio la vita sedentaria, la carenza di fibra grezza nella dieta (conigli che mangiano poco fieno), l’obesità, un improvviso spavento, una condizione di stress cronico (errato arricchimento ambientale, noia, conflitto con conspecifici o con altri animali in casa), problemi metabolici e carenziali della dieta, problemi dentali che impediscano di sminuzzare correttamente il cibo prima di ingerirlo e qualunque patologia che provochi dolore cronico agli animali.
Quindi come vedete non è sempre facile riuscire a determinare la causa dell’insorgenza dei problemi gastrointestinali nei conigli anche perché spesso le situazioni appena elencate possono essere presenti contemporaneamente.

Come prevenire
Come è possibile prevenire? Il miglior consiglio che si può dare è di far condurre ai propri conigli una vita più salutare e più vicina possibile ai dettami della natura. Quindi cercare di adottare una dieta corretta con le giuste proporzioni di fibra grezza, controllare rigorosamente il peso dei nostri animali, cercare di allevare i conigli in piccoli gruppi o almeno in coppie e in ambienti idonei favorendo quanto più possibile le sessioni all’aperto e mantenere uno stretto controllo veterinario soprattutto sulle patologie dentali subcliniche che spesso passano totalmente inosservate anche ai proprietari più attenti.
A cura del dott. Igor Pelizzone,
DVM, PhD, GP-Cert (ExAP)
Medico Veterinario Accreditato FNOVI
Medicina e Chirurgia dei piccoli mammiferi esotici
Ambulatorio Veterinario Belvedere, Reggio Emilia