Dopo un’operazione chirurgica, cane e gatto richiedono cure specifiche per favorire una corretta guarigione e prevenire complicazioni.
In questo articolo vedremo come gestire il periodo post-operatorio, con particolare attenzione all’anestesia, alla gestione delle ferite e alla somministrazione delle terapie.
Cosa aspettarsi dopo l'anestesia: effetti collaterali comuni
Dopo un’operazione, gli effetti dei farmaci anestetici possono persistere per alcune ore, causando sintomi lievi come:
- Debolezza e sonnolenza.
- Nausea e vomito.
- Diarrea o disappetenza.
Questi sintomi sono generalmente temporanei.
Se diventano gravi o persistono oltre quanto previsto, è necessario contattare il veterinario.

Quando il cane può riprendere a bere e mangiare dopo l’anestesia?
È importante rispettare il digiuno indicato dal veterinario per evitare complicazioni legate alla nausea indotta dai farmaci anestetici.
Ecco alcune indicazioni generiche.
- Bere: Il cane o gatto può iniziare a bere una volta che si è ripreso dall’effetto dell’anestesia e non mostra più segni di nausea.
- Mangiare: L’alimentazione può riprendere quando il veterinario conferma che l’animale è pronto, solitamente con una dieta leggera e in piccole quantità.
Se non sei sicuro dei tempi, consulta sempre il veterinario prima di offrire cibo o acqua.
Cure post-operatorie per cane e gatto: linee guida
Per una gestione ottimale del post-operatorio ci sono degli elementi che sono essenziali:
- Ambiente tranquillo: Tieni l’animale in un luogo confortevole e privo di distrazioni che portino ad eccitarlo.
- Limitare i movimenti: Passeggiate brevi e sempre al guinzaglio; evita salti, corse o giochi, anche se ti sembra che il cane stia bene e non abbia dolore.
- Mezzi di contenzione: Usali per impedire che il cane o gatto lecchi le ferite chirurgiche, infettandole o rimuovendo i punti di sutura.
- Controllo della temperatura: monitorare regolarmente la temperatura per comprendere se non siano in corso infezioni è fondamentale.
Collare elisabettiano: quando e perché usarlo
Il collare elisabettiano è essenziale per proteggere le ferite post-operatorie ed è considerato un presidio medico chirurgico.
Deve essere indossato fino alla completa guarigione della ferita o alla rimozione dei punti di sutura.
Può essere rimosso temporaneamente sotto stretta supervisione, assicurandosi che l’animale non si lecchi o morda la zona interessata.
Attenzione: alcuni soggetti potrebbero impiegare diverse ore o giorni ad adattarsi a bere, mangiare e muoversi. Non farti intimidire da questo comportamento: farglielo tenere indossato è l'unico modo per non avere problemi!
La gestione dei sondini esofagei
In corso di alcune malattie gravi, che non permettono al cane e gatto di alimentarsi spontaneamente, potrebbe essere necessario inserire un sondino esofageo per poter somministrare il pasto giornaliero tramite un’apposita siringa.
Si tratta di un tubicino di plastica che viene inserito all’interno dell’esofago, effettuando una piccola incisione chirurgica sul lato del collo.
La ferita viene successivamente fasciata e necessita di una manutenzione ogni due giorni circa, in modo da poterla controllare e disinfettare.
In caso di sondini esofagei, segui attentamente le istruzioni del veterinario per la pulizia e il mantenimento della ferita associata.
Conclusione
Il periodo post-operatorio richiede attenzione e cura per garantire il recupero completo del tuo cane o gatto.
Segui sempre le indicazioni del veterinario, monitora regolarmente il pet e non esitare a contattarlo in caso di dubbi o complicazioni.
Con una gestione adeguata, il tuo amico a quattro zampe tornerà presto in piena forma.