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Disturbi intestinali in vacanza

Durante un periodo festivo con il proprio pet, magari in viaggio verso altre località, è possibile che si verifichino degli spiacevoli inconvenienti di salute, tra cui alcuni disturbi intestinali. Cosa è possibile fare in questi casi e quando, invece, risulta necessario contattare il Medico Veterinario?

Cane al mare

Anoressia

La perdita di appetito è un segno clinico poco specifico che può essere riscontrato in corso di un problema gastroenterico (es. gastroenterite) o di altri organi (es. danno renale), ma anche in caso di situazioni stressanti (es. cambio di abitazione durante un viaggio), cambio repentino dell’alimentazione, grave dolore (es. malattia dentale, fratture), febbre o come effetto collaterale di alcuni farmaci.

Nel caso in cui sia stato effettuato un cambio di alimentazione repentino (quando ad esempio ci si dimentica il cibo del proprio pet a casa) è consigliato ritornare all’alimentazione originaria o effettuare un cambio graduale con il nuovo alimento nell’arco di qualche giorno.

Se il problema dovesse, invece, essere lo stress dovuto al viaggio o al cambio di abitazione è consigliato tenere il pet in un ambiente tranquillo, portando con sé la sua cuccia o i suoi giochi, evitando di lasciarlo da solo per lunghi periodi di tempo o in compagnia di altre persone/animali sconosciuti.

Dare cibo appetibile o snack al proprio pet può essere considerato esclusivamente come opzione momentanea o da effettuare una singola volta, in attesa che l’appetito del proprio pet ritorni alla normalità. Risulta, tuttavia, sconsigliato alimentare esclusivamente, o per più giorni consecutivi, il proprio pet con questi cibi, poiché si tratta di alimenti non completi che, se somministrati come unica fonte nutritiva, possono anche risultare nocivi.

Se la causa di mancanza di appetito dovesse essere dovuta ai farmaci assunti dal pet, in accordo con il Medico Veterinario si può decidere di sospendere il farmaco (quando possibile) o somministrare dei farmaci che stimolino l’appetito del pet.

In presenza di anoressia che dura da diversi giorni, associata ad altri segni clinici debilitanti (es. dolore all’addome, vomito, diarrea, spossatezza) è consigliato rivolgersi al Medico Veterinario.

Diarrea

Si tratta di un aumento nella frequenza, della fluidità e del volume delle feci emesse. Quando questi episodi sono di lieve entità e si sviluppano improvvisamente da un giorno all’altro, è spesso dovuto ad un cambio di dieta repentino, ad una indiscrezione alimentare (es. mangiare cibo inadeguato dalla tavola o dalla spazzatura) o ad un pasto eccessivamente abbondate.

Nel caso in cui si evidenzi un singolo episodio di diarrea, in seguito al quale il cane dovesse continuare a stare bene, è consigliato monitorare lo stato di salute del proprio pet nei giorni successivi, avendo cura di tenere sempre acqua fresca a disposizione (per scongiurare la perdita eccessiva di acqua ed elettroliti con le feci diarroiche) e somministrando il suo alimento in modo adeguato, evitando cambi di dieta. La somministrazione di farmaci sintomatici, come probiotici della flora intestinale o farmaci astringenti, può risultare utile per migliorare una condizione di diarrea più frequente, dovuta a problemi di indiscrezione alimentare.

Se la diarrea dovesse essere permanente, potrebbe essere indicato da parte del Medico Veterinario effettuare anche un trattamento vermicida, eventualmente preceduto da un esame delle feci.

Nel caso, invece, in cui gli episodi di diarrea dovessero essere gravi, durare per diverse settimane ed essere associati ad altri segni clinici debilitanti (es. grave depressione) è consigliato contattare il Medico Veterinario. In questi casi è possibile che siano presenti delle gravi infiammazioni o infezioni del tratto intestinale o di altri organi e sarà, pertanto, necessario effettuare delle analisi più approfondite e dei trattamenti specifici.

Cane

Tenesmo fecale

Una difficoltà ad evacuare le feci può essere evidente quando il pet rimane molto tempo in posizione senza riuscire a defecare. Nel gatto è importante distinguere questa condizione da un tenesmo urinario, in cui il problema non è l’evacuazione delle feci ma quella delle urine (dovuta ad altre problematiche).

Si tratta di un problema spesso legato ad un’infiammazione del grosso intestino (colite), talvolta dovuto ad un’indiscrezione alimentare: in questi casi il tenesmo fecale è associato a diarrea e gli episodi risultano poco gravi ed autolimitanti. Per il trattamento si veda quanto detto precedentemente nel paragrafo sulla “diarrea”.

In altri casi il tenesmo fecale può invece essere dovuto ad una infiammazione delle ghiandole perianali (che si trovano attorno all’ano) o ad un’ostruzione del grosso intestino da parte di abbonanti feci secche (costipazione). In questi casi il tenesmo fecale è una condizione che perdura nel tempo e che necessita di indagini e trattamenti specifici, per i quali è indicato rivolgersi al Medico Veterinario.

Vomito

Si verifica come espulsione attiva di materiale dallo stomaco, una forma di protezione nei confronti di “tossine” presenti nell’organismo.

Le cause sono molto variabili, tra cui malattie del tratto gastroenterico (es. intolleranze o intossicazioni alimentari, parassiti, tossine), malattie a carico di altri organi (es. rene, pancreas), ingestione accidentale di alcuni farmaci o tossine, malattie ormonali o cinetosi (“mal d’auto”).

Un episodio isolato di vomito, che si risolve spontaneamente dopo mezza giornata di digiuno, in assenza di altri segni clinici e in seguito al quale il pet continua ad alimentarsi e bere spontaneamente, non necessita di essere indagato approfonditamente o di ricevere un trattamento specifico (una volta escluse le possibilità più gravi, come l’ingestione di un corpo estraneo o la grave disidratazione data dal vomito). In presenza di molteplici o gravi episodi di vomito, associati ad abbattimento o altri segni clinici (es. dolore addominale) è necessario rivolgersi al Medico Veterinario per indagare le cause e ricevere supporto medico.

Gatto che beve

Come prepararsi ad un viaggio con il proprio pet

·   Consultare il Medico Veterinario prima della partenza, per assicurarsi del buono stato di salute del pet ed effettuare le eventuali profilassi necessarie (vaccinali o antiparassitarie).

·   Se il proprio pet soffre di qualche patologia per la quale necessita di periodiche medicazioni, portare con sé un’adeguata scorta di medicinali per il periodo feriale.

·   Se il proprio pet soffre di mal d’auto o si stressa facilmente durante il viaggio, il Medico Veterinario potrà consigliarvi degli integratori o dei farmaci che possono aiutarlo.

·   Portare un’adeguata scorta di alimento per il proprio pet, evitando in tal modo di dover modificare la sua alimentazione durante la permanenza feriale.

·   Portare eventuali cucce, giochi, ciotole, guinzagli, museruole e quant’altro risulti necessario per una serena e sicura permanenza con il proprio pet.

·   Si può decidere di munirsi preventivamente di una scorta di probiotici o di farmaci astringenti, per supportare il proprio pet nel caso di un episodio di diarrea poco grave.

·  Informarsi su eventuali Medici Veterinari o farmacie nella zona in cui si passeranno le vacanze, in modo da poterli prontamente contattare in caso di emergenza.

A cura del dott. Francesco Lunetta, DVM, PhD student

Ospedale Veterinario Universitario

Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

 

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