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Quanto beve un gatto?

Quanto beve un gatto?

L’acqua è l’elemento più importante dell’organismo e costituisce, da sola, il 60% della massa corporea. Un’adeguata concentrazione di acqua nel corpo permette di mantenere un corretto sostentamento e la maggior parte delle funzioni metaboliche. Una grave carenza di acqua, così come un suo eccesso nell’organismo, determina vari tipi di alterazioni e può risultare letale nei casi più gravi.

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Come si sviluppa la sensazione di sete?

L’acqua presente nel corpo dei nostri pet è contenuta per meno del 10% nei vasi sanguigni, mentre per la maggior parte si trova all’interno delle cellule o tra i tessuti.

Quando il corpo si disidrata a causa di varie patologie (es. malattie che portano ad urinare più del normale), per una perdita eccessiva di sangue o per incapacità di idratarsi correttamente (es. mancanza di acqua da bere, in condizioni di caldo estremo) vengono attivati diversi meccanismi per richiamare acqua dai vasi sanguigni verso le cellule. La conseguente carenza di acqua nei vasi sanguigni viene percepita da alcuni sensori nell’organismo: gli osmocettori (che percepiscono l’aumento della concentrazione di elettroliti del sangue) e i barocettori (che percepiscono la diminuzione del volume di sangue presente nei vasi). Questi sensori vanno poi a stimolare il cosiddetto “centro della sete” nell’encefalo, aumentando la sensazione di sete e portando il pet a bere maggiormente, mentre il rilascio di alcuni ormoni porterà l’organismo a trattenere acqua nel rene, diminuendo la sua perdita con le urine.

Quanto beve normalmente un gatto?

In condizioni normali la quantità di acqua ingerita giornalmente da un gatto risulta essere meno di 40 ml di acqua per ogni chilo di peso corporeo (< 40 ml/kg/die).

Facendo un esempio pratico, un gatto dal peso di 5 kg berrà, in condizioni normali, meno di 200 ml di acqua al giorno.

La quantità di acqua ingerita da un gatto può, tuttavia essere difficilmente calcolabile se il gatto vive prevalentemente fuori casa (outdoor) ed ha a disposizione diversi punti in cui abbeverarsi. Può anche essere evidente un aumento della quantità di acqua ingerita (> 45 ml/kg/die) in quei gatti che svolgono un’aumentata attività fisica con alte temperature (ad esempio, gatti che cacciano o giocano all’aria aperta durante il periodo estivo), poiché in questi casi aumenterà lo stato di disidratazione e, conseguentemente, anche gli stimoli a bere.

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Esistono malattie che determinano un aumento nel bere nel gatto?

L’aumento della sensazione di sete e dello stimolo a bere nel gatto è spesso dovuto ad una eccessiva perdita di acqua corporea: andare incontro a disidratazione può capitare a quei gatti che rimangono molto tempo fuori casa (o chiusi in macchina) con alte temperature e senza fonti d’acqua a disposizione: questa condizione può anche diventare molto rischiosa per i pet e portarli a sviluppare un colpo di calore, causando in breve tempo un collasso delle funzioni corporee, portandoli velocemente fino alla morte.

Anche la somministrazione di alcuni farmaci, come il cortisone, può portare il gatto a bere ed urinare di più.

Se il gatto dovesse bere di più, nonostante il buono stato d’idratazione e fonti d’acqua sempre disponibili, è probabile che sia presente una malattia sottostante: alcune tra le più comuni malattie che portano il gatto a bere di più sono le malattie renali (es. infezione delle vie urinarie, danno renale cronico) o ormonali (es. diabete mellito, ipertiroidismo).

In questi casi il Medico Veterinario, dopo una visita clinica completa, potrà indicarvi di effettuare alcune indagini di base, tra cui esami del sangue o delle urine, valutazioni ormonali o un’ecografia dell’addome.

A cura del dott. Francesco Lunetta, DVM, PhD student

Ospedale Veterinario Universitario

Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

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